Quando ho voglia di un dolce o la necessità di prepararne uno per portarlo a casa di amici, o perché ho ospiti a cena, mi scatta l’ansia della novità.
Spulcio tutti i preferiti del mio browser (che sono mille mila, comprese ricette che sono lì da tempo immemore), i link salvati dai feed dei blog che seguo, sfoglio le riviste e i libri di cucina che mi capitano sotto mano, e quindi entro in crisi (cioè, incredibile a dirsi, ma quella finora NON era la crisi).
Se poi le difficoltà aumentano, causa intolleranze o allergie di un commensale, ovviamente la questione si fa più spinosa. Inizio ad eliminare ciò che non è fattibile, a pensare a mille sostituzioni astruse, a guardare ossessivamente la dispensa sperando che la risposta mi arrivi dai quei 50 pacchi di farina aperti “perché torneranno utili” e, fra le mille ipotesi vagliate, vince sempre lei… la torta di mele.
Non faccio mai la stessa, la cambio, la giro, la volto, sperimento, ed è sempre dannatamente buona. I commensali apprezzano sempre e, alle volte, se la portano via per la colazione.
1 a 0 per la torta di mele, palla al centro.
Una semplicissima torta di mele, qui in versione senza glutine (senza utilizzare mix pre-confezionati, ma utilizzando farine naturalmente prive di glutine) e, volendo, trasformabile in senza latticini utilizzando olio extra-vergine di oliva al posto del burro e latte di riso (o soia o farro) al posto del latte vaccino.
Ora, non chiedetemela anche senza uova. Per quello, mi sto attrezzando!